Prende il via il progetto per Sinergie -IncluSO

“E vado a lavorare. Percorsi orientati all’inclusione socio-lavorativa di soggetti in esecuzione penale o sottoposti a misure e sanzioni di comunità” è il titolo del progetto con cui la nostra cooperativa, insieme ad altri partner del mondo privato e del settore pubblico, ha partecipato, vincendolo, all’Avviso regionale “Sinergie-IncluSO” – Progetto A – per la presentazione di interventi di inclusione sociale e occupazionale a favore di soggetti in esecuzione penale o sottoposti a misure e sanzioni di comunità” che la R.A.S. ha pubblicato nel luglio 2020, cofinanziato con fondi del Ministero della Giustizia- Cassa delle Ammende in seguito all’Accordo stipulato dalla Cassa delle Ammende con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nel luglio 2018, Accordo che ha come obiettivo il potenziamento delle politiche di inclusione sociale e lavorativa tramite la gestione organica e integrata delle risorse messe in campo per l’inserimento sociale, formativo e lavorativo delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

Il Progetto “E vado a lavorare” è volto alla formazione e all’inserimento lavorativo di dieci persone che sono in carico agli Uffici sociali del Centro di Giustizia Minorile (CGM) della Sardegna, all’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) e alla Casa Circondariale “G. Bacchiddu” di Bancali (Sassari).

Esse seguiranno un percorso di formazione sulla dematerializzazione e archiviazione informatica di documenti, svolto con i nostri partner “Conforma” di Sassari e “ISFOR API” di Cagliari, entrambi enti di formazione accreditati con una solida esperienza anche nel settore degli inserimenti socio-lavorativi.

I documenti che verranno trasformati in formato virtuale e quindi archiviati, sono quelli contenuti nelle sedi della Direzione Generale dei Beni Culturali, ubicate prevalentemente nel cagliaritano, e presso la Casa Circondariale di Sassari. Esse saranno dunque i luoghi in cui verrà svolta la formazione, oltre che i beneficiari diretti del prezioso lavoro che il progetto consentirà di svolgere, in modo che il patrimonio custodito da questi enti non vada perduto o danneggiato col passare del tempo.

Alla fine del percorso di formazione teorica e pratica al tempo stesso, i nostri beneficiari saranno inseriti con contratto a tempo pieno e determinato della durata di un anno, nella mansione di “addetto alla digitalizzazione”, presso l’azienda cagliaritana “Attoliu” che si occupa di digitalizzazione di flussi informativi e creazione di archivi elettronici, Archiviazione e gestione documenti cartacei, Conservazione digitale a norma in modalità outsourcing, attraverso la soluzione cloud “Conserva.mi®” di cui è distributore esclusivo per la regione Sardegna.

Ogni persona inserita nel progetto sarà seguita dal nostro personale affinché, oltre a un supporto “tecnico” nell’apprendimento di un mestiere, essa abbia anche un supporto educativo per l’acquisizione e il rafforzamento di quelle competenze relazionali, sociali e individuali che consentono di ridefinire il modo di intendere la propria persona come individuo sociale, parte integrante della comunità in cui vive. Ancor più se si fa costruttore e difensore di un tesoro prezioso per noi sardi come quello custodito dagli archivi storici del carcere sassarese e della Direzione dei Beni Culturali che fa capo alla nostra Regione.

Fulcro del progetto resta, come sempre, il lavoro di rete e interconnessione di saperi e competenze che rende possibile ed efficace un progetto come questo, teso a sostenere e (re)integrare persone che si trovano a rischio di marginalità sociale.

Per questo si parte con il lavoro di coordinamento che è il primo step per riannodare le fila tra i partner e ridefinire obiettivi e strategie d’azione.

Eccoci al via di questa nuova avventura.

RSS
LinkedIn
Share